Museo

Alla fine del mondo: mostra permanente

Mondi di ghiaccio

Dedicato al tema del ghiaccio e allestito in una moderna struttura sotterranea, il museo è situato a Solda, a 1900 metri di quota, ai piedi dalla vedretta dell'Ortles, che la famosa carta del Tirolo disegnata nel 1774 da Peter Anich indicava come la “Fine del mondo”. Nel MMM Ortles incontriamo il terrore del ghiaccio e dell'oscurità, i miti dell'uomo delle nevi e del leone delle nevi, il white out e il terzo polo, in un viaggio attraverso due secoli di storia degli attrezzi da ghiaccio, dello sci, dell'arrampicata su ghiaccio e delle spedizioni ai poli. MMM Ortles espone la più vasta collezione di dipinti con vedute dell'Ortles. La trattoria Yak&Yeti, situata accanto al museo, propone specialità delle montagne sudtirolesi e himalayane.

Mostra temporanea

Film: “La corsa al Polo Sud”*

Nel 1916 una spedizione guidata da Sir Ernest Shackleton si arena sull’isola Elephant al margine dell’Antartico. La loro nave, l’Endurance era rimasta intrappolata nel pack e si era inabissata. I 28 naufraghi vagano per mesi su banchi di ghiaccio. L’operazione di salvataggio in direzione della Georgia del Sud viene affidata a una minuscola imbarcazione, che affronterà 1500 chilometri su uno dei più pericolosi mari della Terra, e alla marcia a piedi di Shackleton attraverso le sconosciute montagne di ghiaccio della Georgia del Sud: due grandiose imprese nella storia dell’umanità. Ma ancora più difficile è il compito di Frank Wild, che riesce a scongiurare il suicidio dei suoi 21 compagni rimasti sull’isola, alle prese con la morsa dell’inverno e con la disperazione.

I tre poli, il Polo Nord, il Monte Everest (detto anche Polo Est) e il Polo Sud, simboleggiano la fine del mondo ovvero i confini estremi della terra in termini di latitudine e in termini di elevazione. Sono luoghi eternamente ricoperti da una coltre di neve, dove regnano freddo e tempeste. Nonostante non abbiano nulla di accogliente, questi punti di fuga sono diventati oggetto della vanità umana perchè spingersi fin lì è un'impresa incomparabile che dà fama e prestigio.Reinhold Messner

Architettura

Il crepaccio di un ghiacciaio

Insieme all'architetto venostano Arnold Gapp, a Solda Reinhold Messner ha realizzato una struttura museale davvero unica. Gapp ha sistemato lo spazio principale del museo all'interno di una piccola collina che sorge accanto all'azienda agricola Yak&Yeti. Vi si accede da una grande apertura ritagliata nel muro di contenimento della collina, rivestito di pietra. Una rampa scende verso una caverna artificiale realizzata interamente in cemento armato a vista. Il locale prende luce dall'alto, da una fascia vetrata che attraversa il soffitto come il crepaccio di un ghiacciaio. Collocandosi in un punto particolare della caverna, attraverso il vetro è possibile scorgere la cima dell'Ortles.